Avete avvertito una sensazione di alito cattivo proprio mentre eravate a cena da amici? Questa situazione di imbarazzo, causata da un odore sgradevole dell’aria prodotta, è dovuta ad un problema di alitosi. Stop alito cattivo: cause e rimedi.
INDICE
- Alitosi: Cause principali
- Come combattere l’Alitosi
- Cosa Non fare in caso di Alitosi
- Alitosi e Parodontite
ALITOSI: LE CAUSE PRINCIPALI
La presenza di placca batterica all’interno della bocca
Nella maggior parte dei casi l’alitosi è dovuta proprio alla placca batterica che si accumula nella nostra bocca. La placca, infatti, è conseguenza del residuo di cibi tra i denti e può provocare infiammazione e sanguinamento delle gengive. In questi casi la causa scatenante dell’alitosi è da ricondurre proprio ad una scorretta igiene orale. È importante quindi prestare attenzione alle buone abitudini di igiene dentale, a partire dallo spazzolamento dei denti.
La presenza di carie dentali
Può succedere che vi siano delle carie all’interno della nostra bocca che non riusciamo ad individuare immediatamente. Queste sono provocate dall’accumulo di placca che ha causato anche l’erosione dello smalto intorno al dente, la quale provoca emissione di gas e di conseguenza alitosi.
Cattiva Alimentazione
Ci sono alcuni alimenti che maggiormente possono provocare cattivo odore, rispetto ad altri, all’interno della nostra bocca: in questo caso si tratta di alitosi alimentare.
Il disagio è da ricondurre alla tipologia di alimenti che assumiamo. È necessario evitare alimenti ricchi di grassi e di zuccheri, preferendo uno stile alimentare più sano ed equilibrato che prediliga frutta, verdura e soprattutto acqua.
Fumo
Le sostanze tossiche contenute nelle sigarette, con il tempo, si accumulano sulle superfici dei denti e riducono la produzione di saliva, utilissima per sconfiggere i batteri che in questo modo si depositano con più facilità producendo gas solfuri.
Alitosi provocata da malattie come sinusite, rinite o faringite
Un’altra causa scatenante dell’alito cattivo è da ricondurre ad un cattivo stato di salute dell’organismo, ad esempio a malattie come sinusite, rinite e faringite. L’accumulo di muco, infatti, può portare a respirare maggiormente con la bocca provocando l’entrata di microbi nell’organismo che si depositano proprio nella placca batterica e riducendo la saliva che, come già accennato, contribuisce ad espellere i batteri.
COME COMBATTERE L’ALITOSI
Stop alito cattivo: cause e rimedi . Ecco alcune indicazione per combattere questo problema.
- Corretta igiene orale: per combattere i problemi legati all’alito cattivo in fase di respirazione, è fondamentale prestare ancora più attenzione alle nostre abitudini di igiene orale. Spazzolare i denti scrupolosamente dopo ogni pasto, utilizzare sempre gli strumenti interdentali quali filo e/scovolino, pulire scrupolosamente la lingua rimuovendo la patina biancastra di batteri, funghi e residui di cibo che va a ricoprirne la superficie, sciacquare la bocca con collutori specifici facendo, almeno per 30 secondi, gargarismi.
- Corretta alimentazione: è consigliabile evitare alimenti come aglio, cipolla, spezie, in favore di frutta, verdura, yogurt ma anche infusi, tè e tisane. Eliminare l’assunzione di sostanze che generano acidità come caffè e bevande gassate e zuccherate. Si consiglia l’assunzione di tanta acqua che aiuta la rigenerazione di saliva.
- Masticare gomme senza zucchero può aiutare poiché favorisce la produzione di saliva.
- Evitare di fumare: è consigliabile smettere di fumare per evitare l’accumulo di sostanze dannose tra i denti che non facilitano la formazione di saliva.
- In caso di malattie come rinite, sinusite o faringiti è necessario intervenire all’origine del problema con spray anti infiammatori o assumere medicinali sotto prescrizione medica.
COSA NON FARE IN CASO DI ALITOSI
- Non restare a digiuno: il digiuno prolungato riduce la produzione di saliva, il meccanismo principale di autodetersione della bocca.
- Cercate di evitare l’alcol: le bevande alcoliche possono attivare processi che aumentano l’effetto dell’alitosi.
- Non mangiare una quantità o frequenza scorretta di cibo durante la giornata. Un’alimentazione scorretta potrebbe interferire nei processi di digestione e aumentare quindi la probabilità di alito cattivo;
- Evita tutti i collutori che sono ricavati dall’olio dei chiodi di garofano. Il motivo? Questa particolare sostanza potrebbe ridurre la salivazione all’interno della nostra bocca e provocare quindi l’alitosi.
- Non eccedere nell’utilizzo di collutori e di disinfettanti perché anche in questo caso potrebbero ridurre il flusso di salivazione nel cavo orale: mantieni una pulizia costante durante la giornata (utilizzando il collutorio 1 o 2 volte al giorno per periodi di tempo limitati) e vedrai che il tuo alito sarà sempre fresco.
ALITOSI E PARODONTITE
L’alitosi è uno dei sintomi d’allarme della parodontite, motivo per cui i dentisti consigliano vivamente di non sottovalutare mai il problema dell’alito cattivo, quanto piuttosto di indagarne le cause per capire da cosa possa dipendere davvero.
Nella maggior parte dei casi (circa il 90 %), l’alitosi è strettamente correlata a disturbi del cavo orale: uno stile di vita non sano ed una scarsa igiene orale portano all’accumulo di residui di cibo ed alla formazione di placca batterica, generando così una situazione ottimale per la comparsa di patologie quali la gengivite e la parodontite.
Alitosi e parodontite: cause e rimedi
Tra le principali cause dell’alitosi si annovera il particolare metabolismo di alcuni batteri anaerobi, che si ritrovano sia nelle lesioni cariose sia nelle tasche parodontali. La decomposizione di residui di cibo in assenza di ossigeno comporta la formazione di composti volatili che fuoriescono durante la respirazione e la fonazione, provocando così il fenomeno diffuso dell’alito cattivo.
Lo stretto legame tra alitosi e parodontite nasce dal fatto che questa patologia alimenta tutte quelle situazioni che, all’interno del cavo orale, contribuiscono alla proliferazione dei batteri anaerobi. Se a questo si aggiungono anche uno stile di vita poco salutare, il tabagismo e lo stress, è chiaro che la situazione tenda a peggiorare. Non è da sottovalutare anche l’assunzione di farmaci, che spesso comportano una diminuzione della salivazione, una condizione importante per la comparsa dell’alito cattivo.
Chiarito il fatto che buona parte dei batteri che provocano l’alitosi sono gli stessi che si annidano nelle tasche gengivali dei pazienti affetti da parodontite, va considerato che un esperto di parodontologia può intervenire già con alcune sedute di igiene orale per eliminare la presenza di tartaro, così da ridurre drasticamente il problema dell’alito cattivo.
Eliminare i batteri che provocano l’infiammazione e l’alitosi è il primo passo per risolvere definitivamente entrambi i problemi. Nei casi più gravi, il dentista può intervenire con sedute di igiene al microscopio, in modo tale da eliminare la presenza di tartaro sottogengivale, e con una terapia fotodinamica, che assicura la completa eliminazione di batteri nelle tasche parodontali, il che assicura il ripristino di una situazione salutare del cavo orale, con conseguente scomparsa dell’alitosi.
Voci Correlate