La salute orale dei bambini oggi rappresenta un problema che desta numerose preoccupazioni in relazione soprattutto alle scorrette abitudini alimentari che vengono adottate.
Le carie dentali dei bambini (ECC) vengono definite dall’American Academy of Pediatric Dentistry malattie a causa della presenza di lesioni sulle superficie dei denti che portano a forme di demineralizzazione dello smalto e che sono dovute al consumo di alimenti molto zuccherati e bevande contenenti zuccheri, come anche il latte se consumato prima di andare a dormire.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce la presenza di carie dentali una vera e propria emergenza sanitaria, basti pensare che nel Quatar questo problema riguarda l’89% dei bambini, negli USA il 40% dei bambini tra i 2 e gli 11 anni, in Germania il 10% (età media 3 anni) e in Inghilterra colpisce i bambini di 3 anni per il 12%. La presenza di carie quindi, si configura come un problema diffuso su tutto il pianeta, la cui diffusione è cinque volte maggiore rispetto all’asma e sette volte di più rispetto alla febbre da fieno.
Tra ottobre e novembre 2018 la SIOI (Società Italiana Odontoiatria Infantile) ha condotto un sondaggio sui bambini italiani con un’età compresa tra 0 e 71 mesi, somministrando un questionario online ai loro genitori e pubblicando i risultati dell’indagine sull’European Journal of Paediatric Dentistry.
La ricerca ha registrato il 49% dei partecipanti, in totale 2522 genitori con un’età compresa tra i 35 e i 45 anni, una percentuale molto alta soprattutto se si pensa che per la prima volta una ricerca, condotta in Italia, ha riguardato un target di bambini così piccoli.
L’obiettivo era quello di valutare quanto ampia fosse la portata della presenza delle carie dentali nei bambini, cercando di approfondirne le cause principali e quale relazione ci fosse con le abitudini alimentari e di igiene orale.
Caratteristiche considerate per la ricerca
Per quanto riguarda i genitori sono state considerate le seguenti variabili
- età: compresa tra i 35 e i 45 anni;
- stili di vita e abitudini: alimentazione, igiene orale, fumo di sigarette
Per i bambini, invece, le informazioni che sono state esaminate riguardavano i seguenti aspetti:
- età e sesso;
- misure antropometriche;
- utilizzo di ciuccio e biberon;
- quantità di latte o di altre bevande consumate;
- consumo di snack e merendine;
- frequenza di visite dentistiche.
Risultati emersi
La ricerca ha raccolto dati su un paniere di 3000 bambini, dei quali 1543 maschietti e 1457 femminucce. Il 79,6% ha ricevuto allattamento al seno, per il 46,2% l’allattamento è durato più di 12 mesi, e per il 45,7% è avvenuto anche di notte. Circa la metà dei bambini sottoposti a ricerca ha utilizzato il biberon per addormentarsi e per il 10% sono state aggiunte delle sostanze zuccherine. Il ciuccio invece è stato utilizzato da circa il 69% dei casi e il 18% ne ha fatto uso con aggiunta di sostanze zuccherine. Durante la notte, infatti, l’afflusso di saliva è ridotto e di conseguenza aumenta l’acidità orale e il rischio di carie
Tasso di carie dentali presente nei bambini
Dalla ricerca è emerso che la prevalenza di ECC (early childhood caries) nei bambini di età compresa tra 0 e 71 mesi è pari all’8,2% (il 9,0% nei maschietti e il 7,3 nelle femmine). Il tasso di carie, inoltre, tende ad aumentare con l’età:
- 2,9% nei bambini tra 0 e 23 mesi
- 6,2% per i bambini tra i 24 e 47 mesi
- 14,7% per i bambini tra i 48 e i 71 mesi.
Nei bambini che utilizzano un biberon con il latte per addormentarsi si registra una percentuale di carie più alta, così come in quelli che hanno utilizzato ciuccio con sostanze zuccherine. Nonostante questi risultati, la ricerca non ha considerato “determinante” la relazione tra sesso, bambini che sono stati allattati al seno e presenza di carie. Quindi si esclude un collegamento tra utilizzo di biberon e carie.
Rilevante, invece, è la correlazione inversamente proporzionale tra le carie e il consumo di latte. Si registra anche una correlazione direttamente proporzionale tra le bevande zuccherate e le merendine fuori pasto che fanno aumentare la presenza di carie. Inoltre un grado più alto di ECC è legato alla giovane età dei genitori inferiore ai 35 anni rispetto a genitori di età superiore.
I bambini maggiormente soggetti a problemi di carie dentali e quindi con ECC più elevati sono quelli che presentano più frequentemente scarsa igiene orale, che hanno bevuto latte o bevande da biberon prima di addormentarsi, che hanno usato ciuccio zuccherato prima di coricarsi e bevono bevande zuccherate e fanno più di 3 spuntini tra i vari pasti.
Stili di vita dei genitori
Rispetto alle variabili considerate per i genitori, anticipate precedentemente, l’ECC si è mostrato più frequente in famiglie con un reddito elevato (maggiore o uguale di 3000€) o che avevano più di un figlio, con un livello alto di istruzione.
Interessante è la correlazione tra l’ECC, i genitori fumatori e le loro abitudini di igiene orale. Si mette in luce infatti, che l’ECC aumenti in bambini con genitori fumatori o in quelli che non prestano particolare attenzione alla cura e igiene dentale (bassa frequenza di lavaggio dei denti) e che presentano anche un numero alto di carie. Inoltre in famiglie con relativamente giovani, con 3 o più bambini presentano un tasso di carie dentali molto più alto.
Adottare abitudini di una corretta igiene orale è importante anche durante la gravidanza perché aiuta a ridurre la possibilità di trasmissione dello Streptococcus mutans (batterio) e di altre tipologie di batteri verso i bambini. Secondo una ricerca condotta nel 2015 ad Israele, lo Streptococcus mutans si può trovare facilmente nella cavità orale dei bambini anche prima della comparsa dei denti stessi proprio a causa del contatto intimo con la madre nei primi due anni di vista. Di conseguenza, se la madre ha scarse abitudini di igiene orale, la concentrazione di batteri è più alta.
La percezione dell’importanza della salute orale
Uno dei risultati emersi dalla ricerca che desta maggiore preoccupazione è la mancanza di consapevolezza dell’importanza della salute orale da parte dei genitori. Su 2522 genitori intervistati, l’8,6% ha ignorato che la salute orale potrebbe influenzare quella dei loro figli, il 65,9% si mostra insicuro, invece più dell’80% non considera le carie come una malattia infettiva.
Ruolo del dentista
La ricerca fa emergere anche un dato significativo sulle visite odontoiatriche anche per prevenire la formazione di carie nei denti dei bambini. Solo il 30,0% dei bambini era stato visitato da un dentista. Tra i bambini di età pari o superiore a 24 mesi, il 59,2% non ha mai effettuato una visita presso uno studio dentistico. Le motivazioni che hanno spinto i genitori a far fare delle visite ai figli sono state:
- check up 83,4%
- dolore (7,2%)
- trauma (7,0%)
Solo nello 0,7% dei casi un operatore sanitario tra pediatri, dottori, farmacisti hanno consigliato ai genitori di effettuare ai bambini visite odontoiatriche. E il 46,6% dei bambini ha iniziato a lavarsi i denti dopo i 12 mesi di età.
Consigli e raccomandazioni per prevenire le carie dentali nei bambini
Uno degli aspetti che emerge dalla ricerca è che il 60% dei bambini italiani di un’età superiore o uguale ai 24 mesi non ha mai effettuato una visita dentistica. Il Ministero della Salute raccomanda di effettuare le prime visite dentistiche già da prima di quell’età.
Per prevenire il rischio di carie è necessario un intervento da parte di pediatri, farmacisti e medici che devono promuovere maggiormente le visite mediche. I ricercatori sottolineano che è opportuno anche aumentare la consapevolezza sull’utilizzo di ciucci immersi in bevande zuccherate o l’eccessivo consumo di bevande, collegate anche all’adozione di uno stile alimentare equilibrato.
Infine, non meno importante, è necessario adottare corrette abitudini di igiene orale:
- lavarsi i denti più volte al giorno e dopo i pasti, utilizzando lo spazzolino da denti che può avere un impatto positivo sulla formazione dei carie. Consigliati frequenti lavaggi con dentifrici al fluoro;
- Pulire regolarmente la bocca dei bambini soprattutto prima di andare a dormire al fine di rimuovere anche i residui di latte;
- Ridurre il consumo bevande troppo zuccherate
Riferimenti bibliografici:
Prevalence and determinants of early childhood caries in Italy.